DIVERSI DA CHI?

   Cristina Sánchez – Andrade, IL PEZZETTINO IN PIÚ

di Monica Caprari

Diversi da chi?

È una delle domande che ci si pone leggendo questo libricino breve ma profondo e a tratti ironico: IL PEZZETTINO IN PIÚ, di Cristina Sánchez – Andrade (Feltrinelli KIDS 2016).
 
Manuelita è una bambina con la sindrome di down; è dolce, allegra ma anche vivace, imprevedibile e pasticciona. Cresce circondata dall’affetto dei suoi cari.
 

Anche la sorella Fufi le vuole bene; giocano e si divertono insieme, ma a volte le pesa farle da sorella maggiore. Ha paura di venire esclusa dalle amiche per via di questa sorella un po’ svitata. A volte poi, Fufi è un po’ gelosa del rapporto speciale che Manuelita ha con l’adorato nonno, quasi più strampalato di lei. Però è sempre pronta a difenderla dai “bambini corvo”, che la prendono in giro e la tormentano ad ogni occasione.

Il libro affronta in maniera semplice e diretta la sindrome di down e il concetto di diversità. E lo fa con leggerezza e poesia. Descrive anche i sentimenti molteplici e contrastanti e le paure che nutrono i familiari che vivono quotidianamente la diversità, ma anche di chi la incontra. Sottolinea il valore dell’empatia e l’importanza del rispetto verso l’altro.

“Fufi si sentiva un peso sul petto, perché per quanto lo desiderasse, c’erano cose che non sapeva fare come Manuelita. Sapeva leggere, scrivere, far di conto, parlare, disegnare molto meglio di lei, sapeva anche aiutare la mamma, fare le commissioni e andare da sola in farmacia, ma c’erano cose che non sapeva fare come Manuelita … Manuelita aveva tutto il repertorio di smorfie, espressioni, risate e sorrisi che lasciavano la gente sbalordita e affascinata. A volte Fufi cercava di imitare il suo repertorio, ma non funzionava. Se era lei a farlo, non era lo stesso.”

Attraverso il contatto con la diversità si cresce e si matura. Grazie ad essa ci distinguiamo e ci confrontiamo ogni giorno. È dalla diversità che impariamo ad affrontare nuove sfide, elaboriamo strategie e soluzioni.
La diversità è un valore. Insegniamolo ai bambini.
Riconoscere e accettare la diversità ci rende più empatici con gli altri, amplia le nostre conoscenze e riduce i margini d’azione della paura e dell’ignoranza, i veri nemici da combattere.

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