E MI LASCIO ATTRAVERSARE

Dal libro “Poiesis” di Erica Francesca Poli 

“Quando le porte dell’inconscio si schiudono, quando le emozioni scorrono e le energie fluiscono non c’è alcuna differenza tra esseri umani: nel mio studio ho imparato l’uguaglianza nella maniera più diretta immaginabile, vedendola accadere, facendone parte. Allora ho capito cosa significa fratellanza, allora ho capito come dalle differenze si giunge all’unicità, come dalle forze più violente si sprigiona la pace. Credo che quel che si chiama Speranza assomigli a questo.

RIFLESSIONE: LA CAPACITÀ DI LASCIARE FLUIRE LE PROPRIE EMOZIONI

Per questa ragione questa poesia vi invita a riflettere profondamente sulle vostre emozioni: le sentite? O ne avete paura? Siete in grado di riconoscerle nel vostro corpo e di lasciarle fluire in modo da poterle anche lasciare andare?

Oppure le evitate, le reprimete o le temete, con la paura che sentirle significhi esserne invasi?

E la rabbia? Riuscite a sentirla per ciò che è e lasciarla andare, oppure resta in voi e magari ci rimuginate con il solo risultato di restarvici attaccati?

L’intelligenza emotiva è la capacità di essere consapevoli di ciò che provate e di ciò che provano gli altri e poterlo lasciar fluire, che è l’unico vero modo di gestirlo.

Questa poesia vuole semplicemente che gettiate uno sguardo al vostro corpo emotivo, perché è dalle ferite che ancora in esso portate e dalle rabbie irrisolte, che molti disturbi, psicologici e fisici, derivano.

Quando vi aprite alle emozioni, accettate di sentirle per quello che sono e imparate a lasciare andare: il vostro potere aumenta, la vostra vita si trasforma, la vostra libertà cresce.

La felicità emotiva è la prima porta per la felicità incondizionata, quello stato di coscienza illuminato in cui siete capaci di emanare da dentro di voi la felicità e nulla vi condiziona.

La buona notizia è che ognuno di noi può raggiungerlo. Il primo passo è la guarigione emotiva.

PROMESSA

Amo e accetto tutte le mie emozioni, mi apro al fluire emotivo per ciò che è, lo sento, lo accolgo, lo lascio andare.

Nessuna reazione, nessun giudizio, sono nel flusso immobile di chi sente guardando e guardando sente.

 

E MI LASCIO ATTRAVERSARE

 

Tu ascoltami

all’approssimarsi della tempesta,

in discesa lungo il canale del parto.

E guardami,

io guardo il volto che sei di fronte a me:

so quello che sta per accadere.

Patisco un poco, sai anche io,

del sentire che presto verrà

e parrà troppo.

Ma prosegue il percorso,

di vita propria si sospinge,

fedele al suo traguardo,

saggio del suo necessario.

È che io accetto di essere,

ancora, una volta di più,

il suo semplice mezzo.

Mi batte addosso al cuore

la pioggia, prima sommessa,

e poi tigre di lacrime e singhiozzi.

Fanno giorno

nella penombra del mio stare,

lampi di occhi,

preludono al tuono di chi parla ora in te.

Non c’è più freddo che raggela

di quel rovente caldo, di mani, urla e atti.

Ora vento, molto vento

come aria immobile da soffocare.

Perfette tempeste ogni giorno,

e santi incendi,

e sacre inondazioni,

al cospetto dei ghiacci e dell’immobilità.

E so quello che deve accadere.

Io accetto,

accetto ancora.

E mi lascio attraversare.

E lascio tutte le porte aperte

che possano passare.

Poi finisce.

Lo sapevo.

Tu assapora l’incredulo sollievo

che distende il tuo volto.

Il tuo incredulo sollievo,

il mio incredulo recidivare di stupore.

Stupisce

la violenza

per come conduce alla pace,

l’attrito della massa

alla leggerezza dello spirito.

Partorito di nuovo,

ora può respirare.

 

Erica Francesca Poli, Poiesis, Anima Edizioni, 2017

Erica Francesca Poli è medico psichiatra, psicoterapeuta e counselor, nonché perito per il Tribunale di Milano come psichiatra forense e criminologa. Membro di società scientifiche, tra cui IEDTA (International Experiential Dynamic Therapy Association), ISTDP Institute e OPIFER (Organizzazione Psicoanalisti Italiani Federazione e Registro), annovera un’approfondita ed eclettica formazione psicoterapeutica che le ha fornito la capacità di affrontare il mondo della psiche fino alla spiritualità, sviluppando un personale metodo di lavoro interdisciplinare e psicosomatico.