UN CAPPELLO PER PENSARE – N° 4

CAPPELLO N° 4
IL DUBBIO È L’UNICA CERTEZZA

di Marco Ghergo

E se invece…”

Benedetto sia il dubbio.

Ci sono llustri pensatori che hanno fatto del dubbio un marchio di fabbrica. Viene subito in mentre Cartesio che ha addirittura reso il dubbio “metodico” ma non occorre dimenticare Pirrone di Elide, considerato il fondatore dello scetticismo; fu quest’ultimo a dichiarare già nel terzo secolo avanti Cristo, l’assoluta soggettività di ogni conoscenza.

Senza voler giocare a fare i filosofi, Senza voler giocare a fare i filosofi, tuttavia, il dubbio resta sempre e comunque un catalizzatore eccezionale per il nostro pensiero.

Il motivo è presto detto: con una certezza in tasca, restiamo per forza di cose dove siamo e non abbiamo alcuna spinta ad andare avanti o, per lo meno, altrove. Nel momento in cui invece iniziamo a dubitare, possiamo cercare dei punti di vista differenti, riuscendo a battere nuovi sentieri e incontrare (più o meno per caso) nuove strade e spunti di riflessione inediti.

Le certezze e la stabilità non danno mai vita al cambiamento: accade questo anche nei sistemi viventi, dopo tutto. Ragionando in maniera molto semplificata, un organismo perfettamente adattato non ha “bisogno” di evolversi ma nel momento in cui ha luogo una perturbazione o un cambiamento consistente nell’ambiente esterno, varia all’improvviso lo status quo e il vivente è “costretto” a ricercare soluzioni alternative per la sopravvivenza.

Allo stesso modo, il nostro pensiero resterebbe sempre uguale a se stesso, se non ci ponessimo delle domande e se incorporassimo ogni dichiarazione in maniera acritica.

Ma, cosa ancora più importante, il dubbio offre spazio per il dibattito e per la ricerca. Ecco perché i regimi e le istituzioni oscurantiste tendono sempre a fornire certezze preconfezionate e pronte all’uso.

Finché ci sarà spazio per dubitareci sarà sempre spazio per un pensiero e per un domani fatto di orizzonti nuovi.